El Celler de Can Roca

El Celler de Can Roca is one of my most memorable dining experiences, up there with Troisgros. At 279€ for 2 people with 19 courses and 9 wines by the glass, one could also call it a bargain (the top menu is 100€ per person).
El
To read more about this experience, please visit Vinix, the wine social network site run by my friend Filippo Ronco. My complete article is there with some pictures taken on the cell phone.

Indici

Per tenere sotto controllo lo sviluppo vegetativo della vite nel corso della stagione, gli agronomi sono soliti ricorre agli indici pedoclimatici. Tali indici sono solo elaborazioni numeriche delle condizioni del pedoclima, cioè dell’insieme delle condizioni fisiche e chimiche dello strato superficiale del terreno, dipendenti dal clima stesso. Fra le grandezze fisiche e chimiche che normalmente si prendono in considerazione, la temperatura T in prossimità del suolo è probabilmente la più importante. Prima di proseguire con questo post, pregherei l’incauto lettore di scaricare e leggere quanto riportato in questo link. Lo so, sono pigro, ma quantomeno chi non ha trovato l’argomento interessante, può tranquillamente transitare su un altro blog.

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Pasanau

For the first barbecue of the season last weekend I prepared some lamb chops and opened a bottle of La Morera de Montsant 2002, a Priorat D.O. by Cellers Pasanau. This turned out to be an excellent match.
morera02.jpg

The bottle was offered to me by Joan Gómez Pallarès, the man at the keyboard of De Vinis Cibisque. We had met for a lunch in Barcelona during the Mobile World Congress last February.

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Hierarchy of nuts

by Martin Field

Nuts are a favourite accompaniment to wine. They are delicious when served with bubbly and other aperitifs and a plate of nuts and dried fruit is obligatory when savouring a vintage port after dinner.

But did you ever notice that in any bowl of mixed nuts, in shell or not, certain varieties are always eaten in exactly the same order of preference?

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Californian, Noosan, Kiwi vigneron

by Martin Field

So I’m sculling a tasty New Zealand pinot noir at Laguna Jacks and this guy comes up to me and asks me in an American accent how I like his wine.

I learn that his name is Quintin Quider and that the pinot is from a Central Otago winery, Wild Earth that he owns with wife, Avril. He adds that he hails originally from California, came to Australia after a stint in New Zealand, and now lives in Noosa.

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Star Drinking

by Martin Field

Cascade Green – up to $18 the six-pack of 330ml bottles *
According to the label, this full-strength (4.5%) lager is 100 per cent carbon neutral, preservative free and low carbohydrate. It has pleasant hoppy spicy aromatics. The palate is medium-weighted and very smooth in texture. Flavours are malty sweet and the finish without bitterness.

Banrock Station Ecomate Colombard Chardonnay 2007 – 1 Litre Tetra Pak – up to $10 * *
Light lemony nose. Fresh easy drinking style with faint oak, off-dry finish and mild acidity.

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Invecchiare

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C’è un cambiamento climatico in atto, una tendenza all’aumento della temperatura media. Tutti lo sostengono oramai, con dosi più o meno elevate di allarmismo. Non si sa ancora esattamente se il fenomeno abbia origine antropica (effetto serra) o dipenda da altri fenomeni geolocici ciclici. Questa cosa devo dire che mi turba; forse sarà che soffro il caldo!
Dal punto di vista enologico sono ancora più turbato. Se un milesimo come il 2003 diventasse la normalità e non l’eccezione, cosa occorerrebbe fare per evitare di ripetere i disastrosi risultati espressi dai più blasonati vini italiani? Che tipo di gestione della vigna occorrerà mettere in pratica? A queste domande sta pensando un sacco di gente. Nuovi indici pedologici aiuteranno a selezionare nuovi terroir (di questo parleremo più avanti); pratiche come la sfogliatura intorno ai grappoli andranno in pensione; le esposizioni dei filari andranno ripensate; anche i vitigni subiranno la loro bella rivoluzione, ed inevitabilmente tutto ciò avrà un riflesso sui disciplinari di produzione.
E in cantina cosa occorrerà fare per preservare aromi e fragranze? Esattamente su questo tema ho letto alcuni scritti del Prof. Mario Fregoni pubblicati da VQ, da cui mi sono permesso di estrarre alcune frasi, che riporto letteralmente.

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