Diavolo di un Maiale . Ecchè, si fa così? Mettere a nudo un’emozione, scoprire il proprio cuore è una cosa che richiede circospezione, confidenza, intimità . E invece…oplà ! Via, a raccontare la propria anima. No, non si fa così. Ma in questo giochetto sado-maso che è il Vino dei Blogger chi ha il pallino detta le regole. E allora sia, facciamoci del male!
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Dialoghi immaginari: in vigna
Bea e Teo sono due vignaioli, vivono nello stesso paese e le loro vigne sono molto vicine. Sono anche amici (forse c’è del tenero) e concorrenti, nel senso che ciascuno cerca di vendere il proprio vino, ma non hanno le stesse idee in merito alla conduzione della vigna e a come si fa il vino….
Il vino dei Blogger – Capitolo 8: Blanc de Morgex e de La Salle 2006 – Cave du Vin Blanc de Morgex e de La Salle
Bellissima a mio avviso l’etichetta di questo vino estremo prodotto a 1200 m.s.l.m. dal vitigno Prié Blanc allevato su sabbie moreniche.
Così recita il sito del produttore:
“La filosofia produttiva del Blanc de Morgex et de La Salle Vini Estremi, si basa sul rispetto totale delle caratteristiche e della tipicità che l’uva del Prié Blanc può apportare ad un vino prodotto ancora attualmente in condizioni prefilosseriche.
Le tecniche di produzione vogliono riproporre le condizioni di vinificazione ottocentesche.
Per questo motivo la fermentazione alcolica viene svolta a temperatura ambiente (di cantina) ed i lieviti impiegati sono stati selezionati negli anni ’80 dall’Istituto sperimentale dell’Enologia di Asti sul vitigno Prié Blanc a Morgex.
Il vino prodotto viene sottoposto a semplici travasi senza subire stabilizzazioni tartariche e chiarifiche
Questa strada è stata intrapresa al fine di riproporre al consumatore il Blanc de Morgex et de La Salle che conobbero, degustandolo negli anni ’50, giornalisti come luigi Veronelli e Mario Soldati.
La conservazione ed il trasporto del prodotto a temperature superiori a 30°C può causare precipitazioni o leggeri intorbidimenti.
Al fine di favorire l’illimpidimento ed il compattamento dell’eventuale precipitazione si consiglia di conservare le bottiglie verticali in un ambiente freddo. Tale eventuale deposito è testimonianza e garanzia della tecnica di vinificazione applicata. ”
Due pesi due misure
L’Italia dovrà rinunciare a chiamare Tocai l’omonimo vino prodotto in Friuli a base di uva Sauvignonasse.
Va bene, è giusto, chissenefrega, tanto il Tocai manco mi piace.
Intanto in Germania …….(fonte Ansa)……
No pasaran
Non voglio qui addentrarmi nel ginepraio del dibattito “tappo-a-vite-sì-tappo-a-vite-no”. Noto solo con curiosità che in Italia di fatto tale dibattito è sterile in quanto fondato sul nulla. Ovvero in Italia il tappo a vite nel settore vinicolo non esiste, se non sul collo dei bottiglioni di lambrusco della GDO.
Il vino dei Blogger – Capitolo 7: Cantina Cerveteri Malvasia Novae 2005
Eccoci giunti al settimo episodio del “Vino dei Blogger”, questa volta proposto da Pierluigi Salvatore e dal titolo: “Gli autobianchi del refrigerio”.
Quale vino bianco ottenuto da uve autoctone – si domanda Pierluigi – soddisfa al meglio il nostro desiderio di freschezza nei caldi mesi dell’estate?
La mente corre subito verso prodotti profumati, certo non appesantiti da troppo alcol o da legno, dotati di una buona acidità , adatti ad accompagnare piatti estivi leggeri a base di pesce, verdure crude e formaggi a pasta tenera, magari all’aperto, in una terrazza sul mare, o in una malga alpina (e qui mi fermo perché alle agognate ferie manca ancora molto tempo…).
TGV Meeting 2007 a Rapallo
L’edizione 2007 di TGV Meeting è stata un grande successo, con una bellissima palette di 90 vignerons europei, e la solita convivialità . Per me è anche l’occasione di incontrare gli habitués dell’enoblogosfera e dell’eno-usenet (alcuni per la prima volta), confrontare pareri sui vini e scoprirne di nuovi.
( I blogghisti Giampiero, Maria Grazia, Terry, Laura, Mirco )
Tappi a vite, scienza, logica, salute
E’ stata segnalata qui la notizia del ritrovamento mediante analisi cromatografiche di tracce dello ione m/z 149 nel vino imbottigliato con tappo a vite.
C’è qualcosa di nuovo…
Huglin e l’effetto serra
Previsione dell’evoluzione dell’indice di Huglin a Geisenheim, Germania
Oramai è certo, il Global Warming sconvolgerà tra le tante altre cose anche la viticoltura mondiale. E’ quindi possibile che chi oggi riesce a malapena a coltivare cavoli e patate domani si ritrovi in mano pregiatissimi terroir.