Ci sono percorsi che sembrano già scritti, o che forse semplicemente si vorrebbe fossero scritti in un certo modo. Quando produttori nuovi aggiungono le loro gocce al mare del vino italiano, bisogna che siano gocce significative, altrimenti non si riesce nemmeno a farsi bere dai parenti.
Category Archives: Degustazioni di vino
Vini(d)Amari
La partecipazione al consueto appuntamento con VinidAmare, rassegna dei vini e dei produttori liguri organizzata da AIS Liguria, mi ha lasciato molto perplesso.
Ci sono stati due grossi problemi a cui mi auguro si possa in qualche modo porre rimedio nelle prossime edizioni. Continue reading
Tigulliovino Meeting 29 Giugno….
Non si può assolutamente non parlare del Meeting di Tigulliovino. Ecco i partecipanti:
Biodinamica statistica
Dopo lunga frequentazione di manifestazioni di Vini Naturali, l’ultima delle quali pochi giorni fa ad Agazzano con “Sorgente del Vino Liveâ€, si impara a conoscere i produttori e a ricordarsi annata dopo annata le caratteristiche dei loro vini. Questo fatto si lega all’annosa questione dei difetti/puzze/deviazioni sempre aperta quando si parla di vini naturali. Secondo me si tratta di un problema meno rilevante quantitativamente rispetto al passato, direi quasi marginale se non ché non colpisce un produttore in particolare più approssimativo degli altri, che potrebbe essere facilmente emarginato nella selezione dei meritevoli di partecipare a queste kermesse. Continue reading
#sociaList & #rossese2011
Dovendo rinnovare la carta dei vini del suo ristorante la Locanda del Glicine,  Marco Monaci (anche produttore di Montecucco DOC con la Cantina Pieve Vecchia ) ha pensato di coinvolgere blogger e appassionati della rete per suggerire prodotti validi e garantiti. Lasciamo raccontare a lui questa iniziativa chiamata #sociaList:
“In questo periodo abbiamo più che mai sentito l’esigenza di mettere mano alla nostra “toscanissima” carta dei vini della Locanda e, per farlo, abbiamo deciso di rivolgerci al popolo della rete, con l’obiettivo di creare una mappatura il più completa possibile dei più importanti terroir d’Italia.
A partire dal 23 Maggio fino al 30 Maggio 2011, i vini scelti dai blogger, grazie a #SociaList, concorreranno  per essere inseriti nella nuova carta dei vini della Locanda del Glicine. Saranno gli utenti a decretare per ciascun terroir o DOC selezionata il vincitore attraverso il voto!
#SociaList è un gioco, un modo divertente di coinvolgere la comunità di internet nella partecipazione attiva alla vita di chi fa vino e ristorazione, per far parlare di vino e di vini“
A me è spettata la responsabilità di scegliere un terroir ligure di pregio e i suoi vini più rappresentativi.
Ho scelto dunque le terre del ponente ligure e il Rossese di Dolceacqua, prodotto sugli stretti terrazzamenti ora calcarei ora argillosi delle valli Nervia e Verbone, schiacciati tra le Alpi Liguri e il mare, che fonde in sè il carattere dei vini solari e la finezza dei climi freschi. Il Rossese deve esprimere un colore rubino brillante ma trasparente e mai impenetrabile. Deve avere profumi di frutti di bosco, floreali e sfumature marine/iodate. Deve avere una beva invitante, mai pesante ma persistente.
Ho scelto per rappresentare la denominazione sei etichette, tre base del millesimo 2010 e tre superiori del 2009. Non lasciatevi ingannare perché le differenze tra le versioni base e superiore non sono così evidenti quando il produttore è valido.
Le bottiglie sono state tutte assaggiate nel recente “Educational I Tesori della Riviera” e rappresentano per me le migliori espressioni del Rossese. Ecco la lista:
- Rossese di Dolceacqua 2010 Maccario Dringemberg
- Rossese di Dolceacqua 2010 Poggi dell’Elmo
- Rossese di Dolceacqua 2010 Kà Manciné, Galeae
- Rossese di Dolceacqua 2009 Superiore Foresti, Luvaira
- Rossese di Dolceacqua 2009 Superiore Terre Bianche, Bricco Arcagna
- Rossese di Dolceacqua 2009 Superiore Tenuta Anfosso, Poggio Pini
Cosa dovete fare adesso? Semplice: votate il vostro preferito. Avete tempo fino al 30 Maggio. Si può votare nei seguenti modi:
- apponendo un commento in questo post,
- apponendo un commento nel link automatico a questo post su Facebook,
- pubblicando un tweet su Twitter usando l’hashtag #sociaList,
- direttamente sul sito apposito.
La bottiglia più votata entrerà infine in carta presso la Locanda del Glicine.
Quindi Votate, Votate, Votate, e fate votare amici, conoscenti e parenti; al diavolo la Par Condicio!
Luk
PS: i vini sopra citati insieme ad altri potranno essere degustati durante Terroir Vino a Genova il 13 Giugno in una grande Degustazione dal Basso, per avvicinare neofiti ed appassionati a questo affascinante prodotto.
Prossimamente su questi schermi #rossese2011
Domenica 22/5/2011 in occasione della manifestazione Educational “I tesori della Riviera 2011” si terrà a Bordighera una grande degustazione delle ultime annate di Rossese di Dolceacqua DOC.  Io ci sarò e siccome la tecnologia avanza, proverò a documentare alcuni momenti dell’evento attraverso un live streaming sul mio canale http://bambuser.com/channel/rizzus a partire dalle 10:30  e attraverso Twitter mediante l’hashtag #rossese 2011.
May come ora STAY TUNED!
Luk
Vallerana: un ciliegiolo non banale
Ho una passione particolare per il Ciliegiolo. Si tratta di uno dei miei vitigni preferiti, non tanto per le qualità del vino che produce, quanto per il suo carattere spavaldo ed esuberante. Dalle mie parti dove prosperano felicemente, le piante di Ciliegiolo sono sempre le più sane e opulente, ricche di grappoli e generose. Non sembrano essere particolarmente suscettibili alle malattie, se non un po’ all’oidio e in annate piovose alla botrite a causa della compattezza del grappolo mai spargolo. Amano posizioni ben soleggiate e ventilate. I grappoli sono bellissimi, scuri, non troppo grandi come invece sono gli acini. Le foglie sono ampie, di solito pentalobate e con una bella dentellatura, di colore verde chiaro. Come altri vitigni italiani il ciliegiolo è ricchissimo di antociani e tannini, questi ultimi non finissimi di solito, per cui il vino che se ne ricava tende ad avere carattere di rusticità . Per contro il contenuto zuccherino è sempre elevato, e l’acidità non alta, per cui è il vitigno ideale per impianti di resa elevata e per produrre grandi quantità di vino che comunque avrà abbastanza alcol, profumi ed estratto, e non sarà mai troppo acido. Continue reading
VinidAmare
Lunedì 17 Maggio si è svolta la tradizionale manifestazione organizzata dall’AIS liguria VinidAmare che vede praticamente tutti i produttori liguri  presentare le nuove (e talvolta vecchie) annate delle loro etichette.
Lo splendido scenario di Camogli, in una bella ma per fortuna fresca giornata ha ispirato la degustazione principalmente dei vini bianchi, che oramai hanno raggiunto un livello di maturazione tecnica e stilistica notevole e assolutamente in linea con le migliori bottiglie nazionali. Da tutti gli assaggi sono però emersi alcuni campioni assoluti, come il 5 Terre 2008 di Walter de Battè, Il vermentino Atys 2007 e 2008 di Tenuta La Ghiaia, il vermentino Poggi Alti 2006 di Santa Caterina e il vermentino Sarticola 2009 di Ottaviano Lambruschi, quest’ultimo in una veste minerale addirittura poderosa.
Pensandoci bene, il tempo pare avere giovato a molti di questi bianchi che invece sono di solito presentati freschi di imbottigliamento e penalizzati leggermente da fruttati aromi fermentativi. Un po’ di coraggio in più nel proporre anche annate non recenti sarebbe secondo me opportuno, e stimolante, anche perché oramai è evidente che il “materiale” c’è ed è di buona qualità .
Luk
Histoire d’X (et Y)
The Master of Barbera, alias Paolo Ghislandi di Cascina “I Carpiniâ€, ha deciso di fare un esperimento significativo riguardo alla possibilità di impiegare fermentazioni spontanee (cioè non determinate da lieviti selezionati commerciali) per la produzione dei suoi vini. L’anno scorso quindi scelse un lotto omogeneo di uve di prima qualità e lo divise in due parti, producendo un vino X e un vino Y, così da lui descritti: Continue reading
La Compagnia del Rossese
Prologo
Qui si parla di Rossese. Si parla di un vino poco conosciuto ma grande. Si parla del più importante vino rosso ligure ottenuto dall’omonimo vitigno, praticamente assente fuori dai confini delle provincie di Imperia e (in minima parte) di Savona, ma che raggiunge i suoi vertici qualitativi in un fazzoletto di terrazze quasi verticali nei comuni di Dolceacqua, San Biagio della Cima, Soldano e Camporosso.