Dopo leprime indiscrezioni riguardo ai tre bicchieri attribuiti dalla Guida del Gambero Rosso alla Liguria, è stata resa nota la lista in modo ufficiale.
A Ruota è uscito anche l’elenco dei premi attribuiti dalla Guida della Associazione Italiana Sommelier AIS, ovvero i 5 Grappoli, mentre già prima era stata pubblicata la selezione della guida dell’Espresso. Ecco dunque i vini premiati.
5 grappoli AIS Bibenda Liguria
- Apogèo 2008 Cascina delle Terre Rosse
- Ghiarétolo 2006 Santa Caterina
- Ormeasco di Pornassio Superiore 2007 Cascina Nirasca
- Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2007 Terre Bianche
Gambero Rosso Liguria
- Colli di Luni Vermentino Etichetta Lunae Nera 08 Cantine Lunae Bosoni
- Colli di Luni Vermentino Sarticola 08 Ottaviano Lambruschi
- Riviera Ligure di Ponente Pigato Cycnus 08 Poggio dei Gorleri
- Riviera Ligure di Ponente Pigato U Baccan 07 Bruna
- Riviera Ligure di Ponente Vermentino Le Serre 07 Lupi & C. Tommaso
- Rossese di Dolceacqua Sup. Vign. Luvaira 07 Maccario Dringenberg
Guida Vini Espresso Liguria
- Cinque Terre 2007 De Battè Walter
Sulla selezione dell’Espresso c’è poco da commentare, se non per l’ottima scelta della bottiglia del grande Walter Debatté, unita ad una certa stitichezza nell’assegnare un solo pur se meritato riconoscimento.
L’elenco del Gambero Rosso e dell‘AIS invece apre la possibilità di fare un po’ di sofismi in merito alle scelte effettuate. Il Gambero premia tre grosse aziende di impostazione “industriale” (due storiche per la regione –Lunae e Lupi- e una di nascita più recente –Poggio dei Gorleri-), e tre piccole realtà artigianali. Di queste ultime Bruna con il suo pigato Baccà n comincia ad essere un abbonato fisso ai tre bicchieri, mentre finalmente viene premiato uno dei migliori Vermentini italiani (Sarticola di Lambruschi) ed un Rossese di Dolceacqua di grande spessore ( Vigneto Luvaira di Maccario Dringemberg) . Non compaiono aziende dichiaratamente biologiche e/o biodinamiche.
L’AIS invece “apre” subito con una azienda biologica (Terre Rosse con un pigato sempre ben piazzato su tutte le guide), e una biodinamica (Santa Caterina con un gran merlot igt Golfo dei Poesti). Quindi un rivoluzionario Ormeasco (sù, chi lo conosceva tra i non liguri? E’ in pratica un dolcetto di montagna, anche se a pochi Km dal mare) di Cascina Nirasca e un altro Rossese stavolta di Terre Bianche, da sempre un “quasi” tre bicchieri (nel senso che ci è sempre andato vicino senza riuscirci) del Gambero Rosso, e comunque ottima bottiglia, tra le migliori della denominazione. Appare abbastanza sorprendente che in Liguria, da sempre terra di vini bianchi, siano stati premiati così tanti vini rossi, addirittura 3 su 4 nella guida AIS. la guida del Gambero appare certamente più “ecumenica” come distribuzione geografica, dimensione aziendale e rapporto bianchi/rossi, quella AIS invece un po’ più “provocatrice” nella prevalenza di rossi anche un po’ di nicchia e nella scelta di aziende a vocazione artigianale e a volte “vinoverista”.
Insomma scelte e filosofie diverse che però fanno emergere una realtà ligure molto vivace e sfaccettata, magari poco nota ai più, ma certamente di buonissimo livellio qualitativo.
Luk