Con atto di forza e mezza giornata di ferie sono riuscito ad andare a una degustazione dopo diversi mesi di deserto totale. Oggetto: i vini lombardi. Conclusione: pochi spunti di eccellenza.
In compagnia del prode Schigi e facendo leva sul sommelier McTaveck, ho deciso di focalizzarmi sulle due aree “eccellenti”, cioe’ Franciacorta e Valtellina.
La conclusione e’ che il livello medio e’ mediocre e, una volta considerato il prezzo, difficilmente la spuntano rispetto ai cugini francesi (bollicine) e piemontesi (base Nebbiolo).
Di 14 Franciacorda assaggiati sono emersi: sicuralmente Bellavista (Brut GC 2100). Poi poco sotto come livello Barone Pizzini (Brut Bagnadore 2001), Uberti (Brut Francesco I 2001). A Schigi piace particolarmente Monte Rossa Cabochon Brut 2000, che a me pare sin troppo ossidato. Comunque, trattandosi di prodotti di punta che vanno oltre i 30 euro, nella mia cantina… Champagne tutta la vita.
Su Valtellina, 8 assaggi con delle conferme. Negri Sfursat 2001 (il “base”) e’ secondo me il bicchiere piu’ onesto assaggiato: equilibrato, legno presente ma non invadente, bel frutto senza essere “pesante” come puo’ esserlo uno sforzato. Dopo quello Rainoldi Ca’ Rizzieri 2001, un po’ troppo muscoloso e acido per i miei gusti. Imbarazzante il legno di Fay. Il prodotto di Triacca a me sconosciuto (La Gatta 1999), poco piu’ che sufficiente.
Sull’oltrepo’ ho assaggiato 3 o 4 prodotti grazie all’incitamento di Schigi. Un paio di Bonarde interessanti, a me non dispiace il Cresta dei Ghiffi di Agnes.
ciao
bacca