Diciamo un paio di banalitÃ
-E’ difficile trovare soddisfazione enogastronomica nelle classiche mete turistiche, nelle città d’arte, dove sciami di turisti vagano come anime in pena alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti a qualunque ora, cadendo quasi sempre preda di osti senza scrupoli, che quando va bene applicano la tecnica del rimpinzamento, consapevoli che effettivamente nella maggioranza dei casi l’avventore medio gode nel vedere un Everest di spaghetti grondanti grassi polinsaturi e non.
-E’ facile che i locali specializzati nella vendita di vini pregiati, quando accompagnano questa offerta anche con piatti cucinati, riescano a realizzare piccole delizie, consapevoli che è un vero delitto rovinare una bella bottiglia con un convinatico dozzinale. Lo stesso scrupolo non si trova così spesso nei locali “food-orientedâ€.Ecco allora che capita di incontrare Carmelo De Lorenzo sommelier e oste nel suo locale “Lo Spizzulioâ€, affacciato su quella meraviglia del mondo che è la Valle dei Templi, e scoprire il cerasuolo di Vittoria Maskaria 2007 di Terre di Giurfo, accompagnato da focaccine bagnate di splendido olio locale, formaggi attentamente selezionati e altre specialità elaborate con le migliori materie prime siciliane.
Il cerasuolo è affinato in legno. Alla prima snasata quasi ti delude per il solito odore di cassetto chiuso che rovina tanti tentativi di vino importante. La bocca però è dritta, invitante e fresca e lascia presagire che qualche cosa di buono sotto sotto c’è. Infatti basta aspettare pazientemente e l’azione salvifica dell’ossigeno porta via presto il legno invadente e fa emergere piano piano note molto intriganti, prima di mora e ciliegia, poi balsamiche, quindi terrose e fungine. Un bel vino caleidoscopico, che rispetta le caratteristiche di grane bevibilità della denominazione aggiungendo una buona complessità .
Luk