E’ nato Symposio

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Il primo vino open source, cioè il nuovo vino della tenuta Feudo Principi di Butera del gruppo Zonin, ha finalmente visto la luce.  I 13 sedicenti esperti che attraverso l’iniziativa My Feudo si sono confrontati e messi in gioco per selezionare il miglior blend a base di Cabernet, Merlot, e Petit Verdot, si sono trovati in occasione di Vinitaly 2010 nello stand Zonin per assaggiare tutti i tagli proposti, compreso quello ufficiale messo in commercio da quest’anno con il nome di Symposio. Anche questo nome è stato selezionato attraverso la partecipazione dei lettori del blog di My Feudo.

E’ stato un momento conviviale molto bello, addirittura emozionante nel momento in cui si è capito come le persone dell’azienda coinvolte (e parliamo di professionisti di grandissimo spessore come il direttore tecnico ed enologo Franco Giacosa, o il direttore di tenuta Antonio Cufari) hanno accettato il confronto e tenuto nella massima considerazione le opinioni e le idee di tutti. L’assaggio dei vini ha confermato l’ottima qualità delle basi, che mescolate nei modi più diversi hanno comunque fornito vini mediamente equilibrati e piacevoli.

Ecco alcuni flash sensoriali della degustazione, con le composizioni dei blend ed i loro autori.

# 1 Speziato, vegetale, rotondo
60% Petit Verdot, 40% Cabernet Sauvignon, 0% Merlot
Dan Lerner
#2 Austero, fresco, tannico
10% Petit Verdot, 60% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot
Luca Risso, Franz Botré, Stefano Lucantoni
#3 Minerale, gudron, peperone
10% Petit Verdot, 40% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot
Gianpaolo Paglia
#4 Minerale, gudron, tannico
5% Petit Verdot, 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot
Blend ufficiale Zonin Symposio
#5 Speziato, vegetale
50% Petit Verdot, 30% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot
Stefano Caffari
#6 Verde, speziato, tannico
10% Petit Verdot, 25% Cabernet Sauvignon, 65% Merlot
Adua Villa
#7 Cioccolatoso, alcolico, rotondo
60% Petit Verdot, 20% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot
Salvo La Rosa, Andrea Gori
#8 Molto cioccolatoso, alcolico, rotondo
15% Petit Verdot, 35% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot
Giuseppe Lisciandrello
#9 Chiuso, leggermente minerale
4% Petit Verdot, 36% Cabernet Sauvignon, 60% Merlot
Marco Reitano
#10 Molto verde, speziato, liquirizia
15% Petit Verdot, 25% Cabernet Sauvignon, 60% Merlot
Tony Siino
#11 Verde, molto speziato
55% Petit Verdot, 40% Cabernet Sauvignon, 5% Merlot
Jacopo Cossater

Per divertimento ho inserito le composizioni dei blend in un triangolo equilatero secondo la regola dei diagrammi di stato ternari. Il triangolo ha ai vertici le composizioni pure monovarietali 100% Cabernet, Merlot e Petit Verdot in senso orario.

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Ogni retta parallela a un lato del triangolo intersecando gli altri due identifica la percentuale del vitigno al vertice opposto.
Come si vede i partecipanti a Myfeudo si sono spaccati abbastanza nettamente tra coloro che hanno limitato la quantità di Petit Verdot sotto il 15%, e coloro che ne hanno impiegato almeno il 50%.
Anche coloro che hanno limitato al minimo il Petit Verdot, si sono divisi abbastanza nettamente tra chi ha preferito far prevalere il Merlot, e chi ha privilegiato il Cabernet. Mentre però gli amanti del Merlot non hanno mostrato di avere le idee chiare (come insieme!) sparpagliandosi un po’ , i fan del Cabernet hanno in pratica proposto tutti la stessa composizione, ed anche il blend ufficiale Symposio se ne è discostato molto poco.
Una certa confusione anche tra gli eterodossi privilegiatori del Petit Verdot, che hanno molto apprezzato le note speziate e vegetali del vitigno, ma non in modo abbastanza univoco.
La mia opinione è che il Cabernet prodotto da Principi di Butera fosse già da solo un vino quasi perfetto, necessitante di piccole semplici correzioni, a differenza del Merlot ed ancora di più del Petit Verdot.

Alcune foto della degustazione

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Luk

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About Luca Risso

Luca non è un esperto di vino nel senso comune del termine, anzi non è affatto un esperto ma piuttosto un entusiasta del vino, un curioso di tutto ciò che è collegato con la cultura del vino del paese (Italia) e della regione (Liguria) in cui vive. La sua formazione personale lo rende particolarmente interessato agli aspetti teorici e tecnici della viticoltura e della vinificazione, al punto di piantatura una propria vigna microscopica e di produrre alcune bottiglie del Merlot. La sua esperienza è documentata nella rubrica "Vino in garage" del portale enogastronomico www.tigulliovino.it .

2 thoughts on “E’ nato Symposio

  1. Luca Risso Post author

    Acc. grazie Dan!
    Però sul triangolo è giusto!
    Luk

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