Spopolo! (Ovvero del vino ai tempi della crisi)

La crisi ha picchiato duro, è evidente, e la capacità di spesa delle famiglie italiane si è ridotta alquanto anche nel settore del vino. Cosa suggerisce allora Domenico Bosco, responsabile del settore vino della Coldiretti? Ma fatevi il Vino in Garage, perbacco! Lo spiega lui stesso così alla agenzia Adnkronos.

“Portare a tavola vino ottenuto direttamente in cantina dall’uva, acquistata in campagna, è possibile grazie alle nuove tecnologie innovative che consentono di combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola e garantiscono la qualità e la genuinità del prodotto”. E chi vuole assaporare il piacere di un prodotto fatto in casa trova sul mercato le attrezzature necessarie. Per un vino fatto in casa servono pigiatrici di dimensioni ridotte, da tenere in cantina, abbinate a un piccolo torchio meccanico che consentono di fare il mosto dopo aver acquistato uva direttamente dalle aziende agricole. E l’impegno è ricompensato anche sul fronte economico. L’uva da vino quest’anno sarà venduta in molti casi a prezzi non superiori a 20 centesimi al chilo e considerando una resa del 75 per cento è possibile produrre – assicura Bosco – un litro di vino con una spesa di meno di 30 centesimi, meno di un decimo del costo di un buon vino al supermercato.

Pigiatura

Ma all’analisi economica, avverte l’esperto vino della Coldiretti, “va aggiunta la possibilità di garantirsi l’origine e la qualità del prodotto che si realizza insieme alla soddisfazione di offrire ai propri familiari ed agli ospiti un prodotto veramente esclusivo“. Ma per realizzare il vino ‘fatto in casa’ e’ necessario un piccolo investimento per le attrezzature.”Per un kit da buon vinaio occorrono all’incirca -conclude Bosco- tra i 500 e i 1000 euro e comprende almeno una pigiatrice, un piccolo torchio, un paio di tini e qualche damigiana per far maturare il vino prima dell’imbottigliamento”.

A parte il “ci avevo già pensato io” di prammatica, metterei in guardia coloro che pensano che fare il vino in casa sia davvero conveniente economicamente dal lanciarsi a capofitto nell’impresa. E’ possibile che la vostra bottiglia di vino alla fine vi costi più del Sassicaia,  ma vi piaccia anche un po’ meno. Se invece il solo immaginare questa cosa scatena in voi sottili vibrazioni sottocutanee, bene, siete dei nostri!

Luk

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About Luca Risso

Luca non è un esperto di vino nel senso comune del termine, anzi non è affatto un esperto ma piuttosto un entusiasta del vino, un curioso di tutto ciò che è collegato con la cultura del vino del paese (Italia) e della regione (Liguria) in cui vive. La sua formazione personale lo rende particolarmente interessato agli aspetti teorici e tecnici della viticoltura e della vinificazione, al punto di piantatura una propria vigna microscopica e di produrre alcune bottiglie del Merlot. La sua esperienza è documentata nella rubrica "Vino in garage" del portale enogastronomico www.tigulliovino.it .

1 thought on “Spopolo! (Ovvero del vino ai tempi della crisi)

  1. Prodotti tipici calabresi

    questa cosa è interessante, la crisi c’è , il vino andrebbe fatto in catina, ci sono troppi passaggi, normale che poi il prezzo lievita, quindi sono per il fai da te…ciao

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