Non mi piace unirmi al coro delle prefiche e dire che tutto va allo sfascio.
E’ vero; viviamo in un paese dove molta gente pensa sia divertente sparare ai bambini la notte di capodanno, o nascondere con i fuochi d’artificio i falò della spazzatura sotto casa; dove il petrolio e conseguentemente la benzina costano come il vino, ma si vendono automobili (preferibilmente molto potenti) come non mai; dove non passa giorno senza che qualche grossa fabbrica chiuda o sposti la produzione altrove e si apra al suo posto un bel centro commerciale; dove la più alta aspirazione (incoraggiata da governanti e sindacati) è quella di andare in pensione il più presto possibile; dove migliaia di piccoli imprenditori e commercianti tengono aperta l’attività non già per convenienza economica, ma solo per orgoglio o per non farsi pignorare la casa dalle banche.
Bene, think positive! Non è vero che tutto va a ramengo; semplicemente tutto evolve, anche se capire la direzione e le leggi che regolano tale evoluzione è un’impresa disperata.
Ma in questo contesto come sarà il vino del 2008, o più in generale il vino del futuro? Anzi, ha un futuro il vino?
Sarà ancora possibile produrre vini dignitosi a costi accettabili? Le piccole aziende vinicole riusciranno a reggere in un contesto economico globale e spietato? L’inutile OCM VINO partorito dalla costosissima euroburocrazia, a cosa servirà ? Sarà ancora possibile trovare qualche bottiglia di vino pregiato o sarà esportato tutto in estremo oriente? Se posti come questo (Fiorenzo, ripensaci!!) chiuderanno, dove andremo a comprare le bottiglie migliori, tutti a Eataly?.
Con questi interrogativi a cui lascio a voi la risposta, auguro a tutti un felice anno nuovo!
Luk
Caro Luk, come va?
Mai parole sono più veritiere, e ti racconterò un piccolo aneddoto… La foto che hai riportato è di un mio caro amico, Ivan Zappaterra, del quale ti suggerisco di visitare il blog: http://www.blogotomia.tk
Ebbene questa foto è stata scattata ad Argenta fuori dal bar che frequentiamo… l’edificio che si vede in trasparenza dietro il bicchiere, era proprio la sede di una grande cooperativa edile, ora fallita, e che ha di fatto decretato il tracollo economico del nostro paesino di provincia… L’intento della foto era quello di sdrammatizzare la presenza di quell’edificio, nella speranza che almeno il mondo del vino potesse continuare ad essere un riferimento per la nostra italianità , chissà … Se non altro posso garantirti che il nostro orgoglio è ancora intatto, nonostante le false promesse dell’OCM…
A parte questo… buon anno!
Mirco
Ciao Mirco
Auguroni anche a te!
Mi scuso con Ivan per il furto fotografico!!
Luk
E’ sempre una gioia vedere questo scatto diffondersi nella rete e sulla carta stampata…
Grazie
Buon Vino!