Dopo alcuni giorni di ritardo, dovuti agli impegni di molti blogger legati al passato Vinitaly, eccoci giunti alla fine di questa tappa.
Pensavo che non ci sarebbe stata storia a favore del Pinot Nero, e invece lo scontro è finito in perfetta parità : 6 a 6!!
Per quanto riguarda i vini Italiani solamente una bottiglia è risultata prodotta fuori dal Triveneto, segno evidente che queste terre sono unanimemente riconosciute come le più adatte alla coltivazione di questi vitigni, desiderosi di climi freschi.
Fiorenzo Sartore (Diario Enotecario) e Roberto Giuliani (Esalazioni Etiliche) hanno scelto senza esitazione il Pinot Nero Sant’Urbano Villa Barthenau di Hofstatter nei millesimi 2001 e 1995 rispettivamente. Pare che il vino sia piaciuto molto e siano volati punteggi vicini a 90/100.
Filippo Ronco invece ha due grandi amori; uno è il Pinot Nero Riserva Mazzon Gottardi 2002 (TigullioVino Weblog), con cui accompagna spesso i momenti più belli…
A Slawka G. Scarso la lunga persistenza retro olfattiva del Pinot Nero Selyet 2003 Laymburg (Nanopausa) ha ispirato un bel haiku, mentre a Joan Gòmez Pallarès l’AD FINES 2001 (De Vinis Cibisque) ha ricordato addirittura un grande Barolo.
Infine Pier Francesco Lisi ha scelto (naturalmente) un biologico Pinot Nero Magone 2003 Lazio IGT (Il Vino Biologico), che nonostante la latitudine e l’annata calda è risultato fresco, gradevole ed equilibrato.
Eccoci ora ai Merlottisti o Merlottiani che dir si voglia.
Alessandro Franceschini ha molto apprezzato il Vignalta Gemola 2003 e 1999 (Esalazioni Etiliche). Conosco anche io il vino in questione e mi trovo assolutamente d’accordo!
Max Cochetti con il suo Merlot del Piave Spezza 2004 Benotte delle Tezze (Wino), Tommaso Farina con il Piave Merlot Barollo 2003 (TommasoFarina.com) e Marco con il COF Merlot Riserva Antico Broilo (Imbottigliato all’origine) hanno invece segnalato alla mia attenzione un terzetto di bottiglie di cui occorre che mi metta in caccia, dato che anche a me il Merlot piace assaissimo. Nel mio caso ho assaggiato lo Schweizer 1994 di Franz Haas.
Il testimone per il capitolo 6 del Vino dei Blogger passa ora a Giampiero alias Aristide, che ha scelto a detta sua il miglior Merlot del Triveneto, ovvero quello prodotto da Angiolino Maule, annata 2003. Io gli credo, e voi?
Luk
Le mie scuse a tutti e a Luk in particolare. Vinitaly e impegni di lavoro mi hanno costretto a postare per ultimo.
Ora ho l’onore-onere del “testimone” della prossima puntata. Si impone una breve pausa di riflessione pasquale. Ne riparliamo la settimana prossima. Auguri di Buona Pasqua a tutti!
Bene, sono contento di aver partecipato per la prima volta!
Inoltre, i vini di Angiolino Maule della Biancara sono “naturali”, molto vicini alla filosofia del biologico: quindi, doppia soddisfazione!
Alla prossima: aspettando Aristide, auguro a tutti buona Pasqua.
Pier Francesco
Il Vino Biologico
Allora arrivederci a dopo Pasqua, e tanti, tanti auguri a tutti!
Luk