Ne hanno gia parlato con dovizia di commenti Antonio Tombolini e Filippo Ronco. Mi riferisco all’apertura a Torino di quello che viene definito il “supermercato dei prodotti enogastronomici di qualità “, cioè Eataly, con l’alto patrocinio di Slow Food.
La novità , anzi una vera chicca per i consumatori genovesi, è che, come si può leggere a pagina 29 del Secolo XIX (ovvero il quotidiano genovese maggiormente letto) di Sabato 3 Febbraio, l’anello si è chiuso con il coinvolgimento nell’operazione anche della Velier di Luca e Paolo Gargano, selezionatori dei vini della tripla A, ovvero Artigiani, Artisti , Agricoltori.
Dice infatti Gargano sul giornale:
“Ho parlato con Oscar Farinetti (fondatore di Eataly) e ci siamo subito trovati in sintonia. Già oggi le nostre etichette AAA sono nel listino Eataly”. E prosegue:
“Anche Genova avrà il suo grande magazzino del gusto, e sarà alla Stazione Marittima”.
Nell’articolo vengono poi mostrati un Medall Blanc 2004 (Spagna) prodotto in 550 bottiglie, e un Tamazi Natroshvili 2005 (Georgia), vino fermentato in anfore e prodotto in circa 1000 bottiglie (per una rinfrescata in materia, prego leggere QUI).
Sinceramente penso che il giornalista abbia enfatizzato un po’ troppo; oppure Gargano la ha sparata grossa. I vini AAA hanno davvero un volume di vendita tale da necessitare di un “grande magazzino”?
Luk