Ultimamente per alcune aziende protagoniste assolute fino a poco tempo fa dell’enopanorama italiano tira una brutta aria. Colpevoli di non essere salite per tempo sul carro del naturalismo luddista e di produrre vini tecnicamente ineccepibili usando “anche†gli strumenti che agronomia ed enologia mettono a disposizione del mercato, dopo avere re-inventato e lanciato agli onori dell’enomondo intere regioni italiane fino a quel momento snobbate come province minori, sono oggi additate da alcuni settori ideologizzati quando va bene come aziende “modernisteâ€, quando va male e si perde il lume della ragione addirittura come produttrici di vini tossici. Continue reading
Ottimi acquisti
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