La Compagnia del Rossese

Vigneto Luvaira

Vigneto Luvaira


Prologo
Qui si parla di Rossese. Si parla di un vino poco conosciuto ma grande. Si parla del più importante vino rosso ligure ottenuto dall’omonimo vitigno, praticamente assente fuori dai confini delle provincie di Imperia e (in minima parte) di Savona, ma che raggiunge i suoi vertici qualitativi in un fazzoletto di terrazze quasi verticali nei comuni di Dolceacqua, San Biagio della Cima, Soldano e Camporosso.


Nuovo impianto a Ka Manciné
Nuovo impianto a Ka Manciné
Qui si parla di un vino prodotto da sempre per Cru, secondo un modello borgognone per cui i vigneti più famosi di Luvaira, Arcagna, Morghe, Pini, Posau sono divisi tra più produttori, che rivaleggiano nel tirare fuori al meglio il “genius loci”. Si parla di un vino che nonostante la sua esuberanza alcolica figlia del mare in cui affonda le radici, si eleva rapidamente nell’aria fine delle Alpi traendone grazia, freschezza ed eleganza. Si tratta di un vino che per fortuna o per caso è rimasto quasi immune dalle contaminazioni oscure di vitigni a lui talmente alieni da rendere immediatamente palese l’artefatto. Sui tratta di un vino che per la stessa ragione ha subito meno di altri l’aggressione ellagica di legni aromatici. Si tratta di un vino che ha visto nascere una generazione di vignaioloi giovani, competenti e soprattutto coesi, che stanno davvero facendo “squadra” per far conoscere i risultati delle loro fatiche oltre gli stretti confini della Riviera di Ponente.
Grappolo di Rossese
Grappolo di Rossese
Svolgimento
Camminare insieme a questi vignaioli tra le terrazze verticali della Val Nervia e Verbone è una esperienza che spiega bene quali differenze ci siano tra un vino prodotto da filari lavorabili con il trattore e con rese elevate, e un vino i cui grappoli sono controllati uno a uno dal contadino che faticosamente esegue ogni operazione di cura della vigna manualmente. E’ faticoso già il solo camminare e guardare sotto il sole, e ci si immagina quanto possa esserlo tagliare l’erba, legare i tralci, potare ad alberello, zappare o fare un trattamento con il verderame. E’ faticoso, ma la vista del mare quasi sotto i piedi e dei contrafforti delle Alpi Marittime sopra la testa penso che appaghi almeno un po’ chi in quei posti vive e lavora.
Conclusione
Sabato 25 luglio Rossese Style organizzato da Vino Glocal ha portato nel paese di alta montagna in riva al mare di Bajardo (una specie di Porto Cervino) i migliori produttori di Rossese, in una degustazione cieca delle annate 2008, 2007 e 2006. Alla degustazione hanno partecipato giornalisti, blogger, sommelier italiani e francesi e naturalmente loro, i produttori, veri protagonisti della serata conclusa nella magica atmosfera del tramonto sul sagrato della vecchia chiesa di Bajardo crollata nel terremoto del 1887.
Degustazione in corso
Degustazione in corso
Cena sul sagrato della vecchia chiesa di Bajardo
Cena sul sagrato della vecchia chiesa di Bajardo. Monte Pietravecchia sullo sfondo
Le impressioni dei 31 vini degustati in rapida successione è stata globalmente più che positiva, con punte di eccellenza assoluta nelle bottiglie di Terre Bianche, Tenuta Anfosso e Maccario Dringemberg, con qualche cedimento qua e là dovuto probabilmente a bottiglie sfortunate. Quello che segue è un elenco delle mie impressioni a caldo, senza rielaborazione, note veloci scritte al volo tra un bicchiere e l’altro, quindi discutibili e incomplete, stimolo solo per una discussione e un doveroso approfondimento.

Annata 2008

#1 Vegetale, speziato, acidità marcata, leggermente allappante, non lungo poco equilibrato
#2 Naso non pulito, sentori vegetali leggermente chimici, acidità marcata, chiusura amarognola
#3 Frutti di bosco, speziato, buon equilibrio complessivo
#4 Naso eccessivamente vegetale con sentori chimici poco gradevoli
#5 Profumi speziati, fruttati, bocca composta, equilibrata, minerale, complesso
#6 Non presente
#7 Speziato, zenzero, incenso, cannella, frutti scuri, iodato. Molto persistente
#8 Lievemente vegetale e speziato, sentori resinosi e di erbe aromatiche, fresco, equilibrato
#9 Bottiglia problematica, naso pungente
#10 Sfumature vegetali, note di “cappero” e frutti rossi. Bocca composta. Equilibrato
#11 Tabacco biondo dolce, note di sandalo e timo. Frutti di bosco. Tannini fitti.
#1 Cantina del Rossese, F.lli Gajaudo
#2 Foresti snc di Foresti Marco
#3 Az. Vitivinicola Caldi Luigi
#4 Az. Agr. Lupi Massimo
#5 Az. Agr. Maccario Adriano (biologico)
#6 Non presente
#7 Az. Agr. Tenuta Anfosso
#8 Az. Agr. Ka Manciné – Galeae
#9 Az. Agr. Maccario Dringemberg
#10 Az. Vitivinicola Poggio dell’Elmo
#11 Az. Agr. Turistica terre Bianche
Annata 2007
#1 Colore tenue, naso pulito di frutti rossi poco persistenti, un po’ magro
#2 Fresco, minerale, frutti rossi in evidenza, equilibrato, “nebbioloso”
#3 Bottiglia problematica al naso, poco pulito
#4 Speziato, legno di sandalo, frutti rossi, bocca ferma, alcol leggermente pungente
#5 Bottiglia ossidata
#6 Naso vegetale con sentori fenolici
#7 Frutti rossi in evidenza, minerale, lievemente speziato, tipico
#8 Bottiglia ossidata
#9 Note affumicate su frutti scuri, lievemente vegetale, non molto incisivo
#10 Leggermente etereo, profumi dolci, zucchero a velo, anguria matura, ottima persistenza
#11 Bottiglia ossidata
#12 Eccessive note di vaniglia e tostatura da botte
#13 Super fruttato, more, mirtilli, succo di pesca, sorso appagante
#14 Note eccessive di vaniglia e olio di cocco.
#1 Cantina del Rossese, F.lli Gajaudo.
#2 Az. Agr. Pisano Danila – Vigneto Savoia (biologico)
#3 Riviera dei Fiori S.c.a.r.l. – Maixei
#4 Foresti snc di Foresti Marco
#5 Az. Agrit. “A Trincea”
#6 Az. Agr. Ramoino – Vigneto Serro dei Becchi
#7 Az. Vit. Tenuta Anfosso – Vigneto Luvaira
#8 Az. Vitivinicola Caldi Luigi
#9 Az. Agr. Ka Manciné – Galeae
#10 Az. Agr. Maccario Dringemberg – Vigneto Luvaira
#11 Az. Agr. Mario Antonio Zino
#12 Az. Vitivinicola Poggio dell’Elmo – Vigneto dei Pini
#13 Az. Agr. Turistica terre Bianche – Bricco Arcagna
#14 S.S. Agr. Terra dei Doria, Vignaioli in Soldano
Annata 2006
#1 Colore tendente al granata, frutta sotto spirito, sentori di anguria e rabarbaro, persistente
#2 Fruttato vivo e aromatico, sentori di cuoio e tabacco, fresco e persistente
#3 Bottiglia difettosa
#4 Sentori fini di cipria e frutti rossi,molto equilibrato, fine e persistente
#5 Inizialmente etereo, evolve verso frutta sotto spirito e rabarbaro, pieno, persistente
#6 Sentori spiazzanti di burro bruciato, latte condensato e spezie
#7 Alcol in evidenza, leggermente etereo, tabacco e spezie in successione
#1 Cantina del Rossese, F.lli Gajaudo – Vigneto Arcagna
#2 Az. Agr. Turistica terre Bianche – Bricco Arcagna
#3 Az. Agr. Pisano Danila – Vigneto Savoia (biologico)
#4 Az. Vit. Tenuta Anfosso – Vigneto Poggio Pini
#5 Foresti snc di Foresti Marco – Vigneto Luvaira
#6 S.S. Agr. Terra dei Doria, Vignaioli in Soldano
#7 Az. Agr. Tenuta Giuncheo – Vigneto Pian del Vescovo
Qui, qui, qui e qui alcune foto della giornata.
Qui, qui e qui altre discussioni sullo stesso evento.
Qui un bell’articolo di Franco Ziliani.
…e qui in bel video sulle conclusioni della serata

Luk

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About Luca Risso

Luca non è un esperto di vino nel senso comune del termine, anzi non è affatto un esperto ma piuttosto un entusiasta del vino, un curioso di tutto ciò che è collegato con la cultura del vino del paese (Italia) e della regione (Liguria) in cui vive. La sua formazione personale lo rende particolarmente interessato agli aspetti teorici e tecnici della viticoltura e della vinificazione, al punto di piantatura una propria vigna microscopica e di produrre alcune bottiglie del Merlot. La sua esperienza è documentata nella rubrica "Vino in garage" del portale enogastronomico www.tigulliovino.it .

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