Naturalmente stiamo parlando di uva e di vino…
Niente interviste a vignaioli questa volta. Come è andata ve lo spiego io. Così così, quasi bene.
Tutto quello che segue si può trovare qui, in modo più estensivo e completo. Quasi tutto si può estrerre dall’andamento delle temperature, rilevate, tanto per cambiare, nel ridente paesino di Buto. I valori assoluti non sono così importanti; quello che conta maggiormente è l’andamento pressoché identico in tutta la regione.
Si osservi innanzitutto l’andamento della temperatura nel semestre da Aprile a Settembre. Come si vede sono distinguibili abbastanza bene quattro periodi con regimi termici differenti. Il periodo che va dal 1/4 al 1/5 sostanzialmente freddo con temperature costantemente sotto 10°, un periodo dal 2/5 al 20/6 con temperature più o meno costantemente comprese tra 10° e 20° (e caratterizzato da una piovosità continua e anomala, causa di patologie fungine che sono poi esplose nel mese di luglio), il successivo periodo fino al 15/9 di tipo invece prettamente estivo, con temperature diurne generalmente ben sopra i 20° e precipitazioni sostanzialmente assenti, ed infine un ritorno a temperature decisamente più basse di tipo autunnale dopo il 15/9.
Ma con questo cosa voglio dire? I primi due periodi sono stati molto, molto negativi. La pioggia continua ha infatti determinato tre tipi di problema. Una cattiva fioritura della vite, con problemi di acinellatura e cascola, una forte pressione della Pronospera e dell’Oidio, ed un ritardo vegetativo complessivo valutabile in una-due settimane rispetto alla media.
Questi fatti hanno limitato la produzione di uva rispetto al 2007, e ne hanno anche abbassato il livello qualitativo. Chi ha lavorato bene con i trattamenti si è trovato poi ad affrontare il successivo periodo fino al 15 settembre, che non è stato abbastanza caldo da recuperare completamente il ritardo di maturazione, ma in compenso è stato molto siccitoso (non è caduta una goccia di pioggia), con problemi notevoli di stress idrico in talune aree. L’ultimo periodo dopo il 15 settembre è stato infine decisamente “freddo” e con precipitazioni nella media. Questo è stato il periodo decisivo per rimediare la stagione. La parola d’ordine è stata “aspettare”. Chi ha voluto o potuto farlo, ha avuto il notevole vantaggio di portare a completa maturazione la sua uva in un periodo fresco, con ottimi valori dell’indice di qualità di Fregoni.
Questo fatto si vede bene nella figura 2, dove l’indice di Fregoni è la curva viola che sale dopo il 15 settembre, mentre le altre curve rappresentano gli usuali indici pedoclimatici di Winkler e Huglin.
Quindi, riassumendo, non tanta uva, forse buona.
Luk
Tanto di cappello Luk per la disanima della situazione… ma oltre a te e me qualcun altro li calcola ‘sti indici??? 😉
Ciao!
Mirco
Già , prendere tutti quei dati…è noiosissimo!
🙂
Luk