Non tutti probabilmente conoscono questo nome.
Esiste nell’entroterra di Imperia una valle molto bella, la Val Nervia, dove sorgono paesini incantevoli quali Pigna, Apricale e Dolceacqua. Su questo territorio insiste la denominazione d’origine del Rossese di Dolceacqua, che da vita da sempre ai vini rossi più apprezzati della Liguria.
Il territorio dove si coltiva il Rossese è aspro e ingrato, fatto di terrazzamenti su pendenze vertiginose e di vigne allevate ad alberello. Nel corso del tempo i produttori si sono gradatamente ridotti, mano a mano che i patriarchi perdevano la forza di andare avanti, e le nuove leve decidevano di evitare di piegare la schiena sotto il sole della riviera.
In questo posto Mandino Cane rappresenta un po’ ciò che per Barolo ha rappresentato Bartolo Mascarello : un grande vecchio depositario di una tradizione sempre più attaccata dalla speculazione sia enologica che (putroppo) edilizia. Giunto alla veneranda età di 77 anni, non avendo figli nè parenti con la voglia di portare avanti l’attività , Mandino sta pensando di vendere tutto. Stiamo parlando di vigne nei cru più pregaiati della denominazione come Bricco Arcagna e Morghe.
La possibilità che questo pezzo di storia finisca mi terrorizza. Questo post è come una messaggio dentro una bottiglia affidata all’oceano della rete. Se ci fosse qualche pazzo seriamente interessato a valorizzare un prodotto ricco di tradizione e fascino, contatti Mandino Cane qui:
Cane Giobatta Mandino
Via Roma 21 – 18035 Dolceacqua (IM) – Tel. 0184/206120
Luk
Egr. Sig. Mandino,
La qualità va accompagnata al Marketing territoriale e cioè ai valori della terra dove Lei ha vissuto e lavorato con amore e professionalità . Mi piacerebbe vederLa in Azienda:
Grazie.
Bruno Mazzoni
purtroppo il problema non sta nel fatto che i giovani non hanno più voglia di piegare la schiena il problema e che i giovani non hanno la capacità finanziaria per fare tutto ciò, sarei il primo a intraprendere la strada del sign. mandino ma ahimè la vita costa e la pagnotta la si deve portare a casa.
distinti saluti un abitante della val nervia
@Roberto
Intanto complimenti per vivere in un posto così bello.
Ma qual’è l’alternativa per tanti giovani che vivono nella valle?
Luk
il posto è bellissimo per quel che concerne l’alternativa per i giovani non ci sono posti tanti posti di lavoro per tutti e quindi quelli meno fortunati devono emigrare nella vicina francia e magari farsi 200 e fischia km.