Sembra che a Ponente Pigato si coniughi bene al femminile. Maria Donata Bianchi, Maria Giovanna Grana ed ora….Saguato Rosella.
Ieri sono stato alla Rassegna del Pigato di Salea. Una sagra di paese, con qualche spunto interessante e, da quest’anno, la partecipazione di Slow Food e della sua collaudata macchina a base di cene, laboratori e presidi.
Dopo una bella chiaccherata con Fausto De Andreis (Le rocche del gatto), ho fatto un giretto tra i vari stand, assaggiando distrattamente un po’ di vinelli, serviti in pessimi bicchierini di plastica tipo caffè.
Ho anche acquistato tre bottiglie di pigato 2004 dell’Azienda Agricola Saguato Rossella, in quanto lì per lì mi era sembrato discrteto.
Stamane ho messo la bottiglia in frigo e stasera con tutta calma, complice una coda di rospo al verde, mi sono accinto ad un assaggio un po’ più attento. L’estrazione del tappo è stata la prima sorpresa: un bel sughero compatto, elastico, denso ed omogeneo. Nessun odoraccio particolare. Dopo le ultime esperienze con il silicone e con i truciolari, mi si è aperto il cuore. Nel bicchiere il colore si è rivelato giallo limone limpido e brillante. I profumi iniziali di salvia e cedro si sono piano piano aperti in una delicata sensazione di frutta matura e foglia di menta. Corpo di sufficiente consistenza sostenuto da una bella freschezza nel lungo finale. Insomma, un pigato con i fiocchi, di piacevole beva.
Nella confezione delle bottiglie ho trovato dopo una piccola pergamena certificante l’utilizzo di tappi di qualità superiore (ms class) della Merengosugheri di Alessandria. Un altro nome da ricordare IMHO.
Azienda Agricola Saguato Rosella e Gino
Fraz. Borganzo, Diano San Pietro (IM)
tel. e fax. 0183-43249 / 340-6152188
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Luk