Pare che i vignaioli americani siano alla ricerca di nuovi vitigni.
Sull’ultimo numero della rivista “Vigne e Vini” si sostiene infatti che il mercato americano è un po’ stufo dei grassi e monocorde chardonnay locali; è partita perciò la “caccia” a vini varietali nuovi ottenuti da vitigni più adattabili al terroir californiano. Pare che il Vermentino abbia tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa. Infatti è già ampiamente diffuso in una area geografica vasta ove ha dimostrato buona adattabilità e capacità di produrre vini interessanti. Inoltre è indubbiamente dotato di un corredo aromatico di tutto rispetto e si presta bene sia a vinificazioni in acciaio che in legno. Tutto bello? Forse no. L’occasione per valorizzare la produzione tosco-ligure-sardo-corsa potrebbe essere buttata (sostiene l’articolo) a causa della eccessiva frammentazione e della scarsa attitudine dei produttori a fare “sistema”.
Meditate gente, meditate.
Luk